martedì 21 agosto 2012

Lettera

Rocca di Cambio,

21/03/2008
Ti scrivo in una notte di completo delirio, insonne, lontana da tutto e da tutti, nel mio rifugio stretto tra la montagna e……la montagna.
L’aria umida e tiepida di questa notte di primavera già mi fa sognare le piacevoli serate estive sotto la luna e le stelle,
in cima alla vetta o passeggiando per Roma in cerca dei tuoi occhi o di un tuo sorriso.
Sono fuori, in un parco, su un prato ricco di neve e lascio scorrere la penna sul foglio.
Ogni tanto alzo la testa e scorgo gli alberi oscillare paurosamente per il vento e odo l’urlo doloroso del cielo nascosto da un manto di nuvole che aspettano di essere spazzate via.
Qui la natura sembra lo specchio del mio cuore.
Il mio cuore è folle, innamorato [INFATUATO???], vivo.
E finalmente mi parla: ora so che posso ricominciare tutto di nuovo.
Dovrà essere diverso;
sarà irrazionale e ricco di passione, non mi fermerò tra steccati d’infiniti pensieri.
Tu che fai in questa notte umida di lievi lacrime e caldi sospiri?
Ti immagino già nel letto, o davanti ad un Pc….placido mentre dormi o lavori!
Forse oggi mi avrai pensato, anche se solo per un istante, forse.
Forse hai pensato, avrai pensato a me come ad una folle.
Si, lo ammetto, lo sono.
Ho cacciato via tutta la mia razionalità (se mai ne avessi avuta!!!!) perché mi sono accorta che era solo un freno alle mie sensazioni, ai miei sogni.
Ai miei atteggiamenti! Irrazionale si…ma con la testa sulle spalle!
Ora vivo nel delirio febbricitante della mia malattia d’amore dall’istante in cui mi sei comparso davanti, in quella
fredda aula… in quel giorno fatidico! Tu…con il tuo sorriso! Tu... con i tuoi occhi, le tue risa…. le tue lezioni di informatica!!!!!
È stato un attimo, un fremito, un sorriso e poi le tue parole lievi…
Un aperitivo e poi i tuoi sguardi verso di me, come la dolce brezza del mattino d’estate.
Ho voglia di te.
Non voglio aggiungere altro a queste quattro parole perché per ogni “perché” proverei a razionalizzare ciò che
razionale non è.
Io non ti conosco (so appena il tuo nome) e per questo tutto mi sembra impossibile, illogico, incredibile.
In questo istante, se solo sapessi dove sei [Ahimé…lo so!!!!] ti raggiungerei ovunque per portarti via, lontano, rinchiuderti tra le mie mani per esser sicura di averti qui con me.
Ma chi sei, mistero e sogno della mia vita?
Ogni tuo sorriso libera la mia mente e tutto è più facile, ed io sono felice.
Non so se puoi capire, se mai ti è capitato di vivere di queste sole emozioni.
Tu sei il pensiero che al mattino pervade quei miei attimi caldi tra le lenzuola lungo quella linea che divide il sonno dalla percezione reale delle cose…
….. e la sera il pensiero di te si bagna di dolci lacrime, perché non so se ti avrò, perché ciò che voglio davvero non l’ottengo mai.
In ogni momento ho voglia di accarezzare il tuo viso soave, come quel famoso giovedì….io e te…soli, sul mio letto! Vicini ma distanti!!! Il tuo viso tra le mie mani!!!
I tuoi occhi nei miei! Le nostre parole interrompevano la voglia di stringerci, baciarsi, prenderci! Possederci!
La razionalità….è prevalsa! E…non puoi capire quanto sia felice per questa tua/nostra GRANDE resistenza!
Ieri, in un mio sogno, averti incontrato mano nella mano con lei, il tuo sguardo amorevole, dolce, speciale, rivolto solo a lei, ha cacciato lontano le mie stupide, folli illusioni.
Il naso tuo che sfiorava il suo ed io cacciavo lo sguardo lontano.
Nonostante tutto io non mi arrendo.
Io sarò la tua ombra, sarò sempre al tuo fianco, e se un giorno mi volgerai lo sguardo, io sarò lì, amorevole, innamorata, solo per te.
E sfiorerò le tue guance lievemente come l’aria.
Riuscirò a sfiorare il tuo cuore distante lasciando che un piccolo brivido scorra dal cuore ai tuoi occhi vivi.
Oggi, in questo pomeriggio privo di colore, ho passeggiato tra i vicoli oscuri e disabitati del mio habitat, tra i ricordi dell’estate passata e i desideri ed il sole [moooolto latente!] dell’estate che sta per giungere.
Sola, camminavo sulla fresca neve che, imperterrita, continuava a scendere su di me, sui miei pensieri…. Sulla strada dissestata di montagna tra i tronchi di alberi secolari che segnavano il mio tragitto…tra aghi di pino e odore di resina che mi riportavano all’età adolescenziale!!! Quando il vento ci accarezzava nella notte mentre si giocava a nascondino!!! O mentre il cuore batteva perché stavi per dare il primo indimenticabile ed interminabile BACIO!
Non potevo far altro che pensare a te, seduta su un grosso tronco mentre ammiravo l’imbrunire del cielo denso…cielo che terminava all’orizzonte dietro il massiccio del NOSTRO splendido Gran Sasso!
Tutto si colorava di un colore immenso mentre il vento fresco, a volte freddo, tagliava il mio viso.
Tu mi eri accanto; i tuoi sguardi, le tue risate, le tue domande, le mie risposte.
Avevo perso la cognizione della realtà ed ero sicura che tu mi fossi affianco.
Mi piaceva prenderti per mano e condurti per i luoghi del ricordo, della mia infanzia e della mia adolescenza;
farti conoscere tutto di me perché è qui che sono cresciuta.
Tu mi cingevi da dietro al tramonto, io mi sono voltata e….mi hai riempito il cuore con un soave, dolce, splendente sorriso.
Una carezza, un bacio…sarebbe stato il massimo per una come me che non riesce ad amare altro che il proprio sogno.
Siau…
Sto fuori di testa!
Besos!
iomy

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Freddezza Apparente

Freddezza apparente
Ghiaccio le tue labbra
Calore la mia pelle
Pioggia dai miei occhi
Vuoti i tuoi pensieri
Ricchi i miei
la tua costante assenza
Ruba i miei attimi
Torna

RP


Roma, 21.08.2012
H 06.00


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Apparent coldness 
Apparent coldness
Ice your lips 
Heat my skin 
Rain from my eyes 
Empty your thoughts 
Rich mythought
Your continued absence 
Steal my moments 
Come Back!

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frialdad aparente
Hielo tus labios
es caliente de mi piel
Lluvia de mis ojos


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ERGO SUM

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Qualcosina su di me!!!

La mia foto
Roma / Sevilla, RM, Italy
(Roma, 08.10.1977)- E’ laureata in Farmacia, presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Si affaccia al mondo della poesia sin da piccola, quando scopre i versi di G. Leopardi, G. Ungaretti, E. Montale.

A quindici anni inizia a esprimere i suoi stati d’animo, inquieti e romantici, componendo “Noi come voi”, "Il Silenzio”, "Spiagge", "Penna fra le dita", poesie acerbe e istintive, manifestazioni di quella continua e quotidiana ricerca di equilibrio e amore che tuttora permea le sue opere, nonché espressioni della difficoltà di crescere e di rapportarsi con familiari e amici, con l’amore e l’amicizia, la malinconia e la gioia.

Nel 1995 ha vinto il Premio per la Poesia indetto dalla casa editrice "Libro Italiano" di Messina.

Nell’Antologia “Diglielo al vento – Donna in poesia - Versi al femminile” ha inserito una sua opera “Arco” (Aprile 2011- Ass. Culturale Darmatan – Progetto Flanerí).
Seconda classificata ad un concorso di Poesia inedita organizzata dall'associazione "Insieme Nel Mondo" - Savona (3 sett 2011).

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